Al giorno d’oggi vivere la propria sessualità in maniera armoniosa sta diventando sempre più difficile. Favorire nei ragazzi uno sviluppo consapevole degli aspetti emotivi e sessuali che contraddistinguano le relazioni, di qualsiasi natura esse siano, è uno degli obiettivi che si pone l’educazione sessuale a scuola.
I genitori solitamente aspettano che siano i figli a rivolgere loro delle domande. I ragazzi, a loro volta, spesso faticano a fare tali domande per l’imbarazzo che si potrebbe creare. La paura di essere giudicati o di porre quesiti “sbagliati” induce i giovani adolescenti, e non solo, a non confrontarsi né con le figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti) né con i pari; i ragazzi e le ragazze cercano le risposte ai loro quesiti sui social, su Internet o su qualche blog spesso gestito da altri pari. Tutto questo genera risposte poco precise ma soprattutto non del tutto corrette; così facendo si diffonderanno false credenze e aspettative errate sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.
L’educazione sessuale nelle scuole ha il compito di:
- favorire il rispetto del proprio e altrui corpo, entrambi in continuo cambiamento e trasformazione in quella specifica fase di vita;
- ridurre la frequenza di attività sessuali non protette incrementando l’uso di precauzioni, riducendo il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze non desiderate;
- costruire relazioni basate sul rispetto reciproco nonostante le diversità che vi possano essere;
- evitare la creazione di modelli relazionali rigidi e stereotipati.
Queste e molte altre informazioni possono essere comprese dai giovani in un clima di fiducia e ascolto reciproco. Figure professionali, formate adeguatamente, offrono ai ragazzi l’opportunità di acquisire informazioni correte e non fuorvianti sulle relazioni sentimentali e sull’intimità.
Una maggiore consapevolezza sullo sviluppo psico-relazionale e sessuale, proprio e altrui, permette uno sviluppo individuale più sereno.